Gli indicatori sperimentali Audimob sulla “Passenger mobility” conformi alle Linee Guida Eurostat

Aspetti metodologici

Le rilevazioni statistiche sulla mobilità delle persone (‘Travel surveys’) sono molto apprezzate nell’ambito della produzione statistica internazionale in quanto permettono di fornire un quadro dettagliato degli spostamenti sul territorio, anche per modo di trasporto e motivazione. Fin dall’inizio degli anni 2010 Eurostat ha promosso una serie di attività volte ad armonizzare la metodologia delle numerose travel survey in essere nei Paesi UE, in modo da garantirne la comparabilità degli indicatori prodotti. Dal 2014 una task force, cui partecipano numerosi Paesi membri tra cui l’Italia, ha formalizzato delle linee guida con una serie di indicazioni metodologiche da seguire e alcuni set di indicatori da produrre, distinti per la rappresentazione della mobilità locale (entro i 300 km) e su distanze medio-lunghe (oltre i 300 km), utili per la programmazione e il monitoraggio delle politiche.

Nell’ambito del Sistan – il Sistema statistico nazionale di cui Isfort è entrato a far parte negli anni più recenti – Audimob rappresenta la fonte statistica ufficiale di riferimento per la produzione indicatori riferiti alla mobilità locale.

Tuttavia, da un confronto approfondito con le indicazioni metodologiche contenute nelle linee guida, è emerso che non tutti gli aspetti definitori e operativi di Audimob risultavano allineati con quanto prescritto a livello internazionale. È stata pertanto formalizzata una collaborazione tra Isfort e Istat specificamente finalizzata a introdurre in Audimob alcune modifiche evolutive, in modo tale che rispondesse nella maniera più completa possibile alla metodologia proposta da Eurostat.

L’obiettivo delle attività di studio condotte è stato quello di implementare un processo di ‘riuso’ dei microdati d’indagine, in modo da garantire nel tempo sia la produzione dei tradizionali indicatori del rapporto Audimob, sia in parallelo i set di indicatori previsti dalle linee guida di Eurostat.


Principali risultati

La sperimentazione è stata avviata nel 2020 con riferimento all’anno d’indagine 2019, quando le edizioni di Audimob 2019 e 2020 erano già concluse o in corso. I dati relativi a questi due anni sono stati pertanto ricodificati e adattati per conformarsi alla metodologia delle Linee guida, producendo dei set di indicatori non completi – in quanto le Linee guida prevedono l’osservazione di aspetti che tradizionalmente non erano contemplati da Audimob, e le definizioni stesse, per quanto soddisfacenti da un punto di vista sperimentale, corrispondevano solo in parte a quelle proposte. I dataset prodotti sono stati trasmessi su base volontaria a Eurostat, che li ha utilizzati per una pubblicazione settoriale (Statistics Explained).

A partire dall’anno di riferimento 2021, Isfort ha adeguato tutti gli aspetti metodologici di Audimob ai contenuti delle Linee guida, in modo da garantire la conformità dei microdati e dunque la possibilità di produrre gli indicatori completi, armonizzati, comparabili. In particolare, le innovazioni principali sono state:

a. Ampliamento della popolazione di riferimento, dai residenti di età 14-80 anni ai residenti di 14-84 anni, per congruità con le Linee Guida e con gli indicatori Eurostat, che fanno riferimento alla sotto-popolazione di 15-84 anni.

b. Revisione del questionario in alcune sue parti, allo scopo di migliorarne l’efficacia per l’acquisizione dell’informazione desiderata.

c.  Rimodulazione di alcune classificazioni utilizzate, per ottimizzarne la riconducibilità a quelle richieste nelle Linee Guida senza alterare gli obiettivi conoscitivi a livello nazionale già consolidati nell’esperienza Audimob.

d. Introduzione di variabili aggiuntive, tra cui: il tipo di alimentazione del veicolo (auto privata), il numero di eventuali occupanti il veicolo oltre al conducente (auto privata), la distanza percorsa per singola tratta dello spostamento (la tratta è definita dal cambio modale).

Con il nuovo assetto metodologico, è stato possibile calcolare la batteria completa degli indicatori per la mobilità locale, ivi inclusi quelli relativi al tipo di alimentazione del veicolo per gli spostamenti effettuati con autovetture private.

Alla luce dei risultati conseguiti, l’accordo di collaborazione tra Isfort e Istat è stato prorogato, con l’obiettivo di continuare a produrre e fornire ad Eurostat i dataset di indicatori a partire dall’anno di riferimento 2021 (già rilasciati) e su base volontaria, in quanto ad oggi ancora non è stato definito un atto normativo (Direttiva o Regolamento).

Di seguito si propongono alcuni dei dati prodotti e forniti ad Eurostat, partendo dalla stima del numero di PaxKm/anno per la mobilità urbana e locale. I valori considerano la distinzione tra spostamenti con origine e destinazione interna ad una stessa FUA (Functional Urban Area) o ad uno stesso comune non-FUA (mobilità locale urbana) e il complesso degli spostamenti la cui lunghezza, in ogni caso, non supera i 300 km (mobilità locale totale). Ebbene, se nel 2019 i PaxKm/anno in ambito urbano si attestavano su oltre 206 miliardi (poco più del 50% del totale), nel 2020 per effetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19 i valori sono fortemente diminuiti (-45,6%), per poi risalire negli anni successivi, ma senza ritornare ai livelli del 2019, e ciò per effetto di una minore dinamicità della mobilità in ambito urbano che nel 2022 rappresenta il 42,5% circa del totale.

La distribuzione dei PaxKm/anno per motivazione consente di valutare come gli spostamenti per lavoro o studio e quelli per svago generano la netta maggioranza dei PaxKm/anno . In ambito urbano, tuttavia, appaiono meno significativi i valori riferiti allo svago, mentre più rilevanti sono quelli legati agli acquisti; ciò per effetto, verosimilmente, della diversa accessibilità ai servizi nei diversi ambiti territoriali.

La distribuzione dei Paxkm/anno per tipologia di mezzo utilizzato premia in modo evidente il mezzo privato, lasciando alle modalità collettive e “lente” solo una quota minoritaria, anche se negli ultimi anni in ambito urbano si osserva in proporzione una crescita della quota degli spostamenti effettuati a piedi e in bici.

Tra le informazioni di maggiore rilievo introdotte grazie al processo di armonizzazione della metodologia “Audimob” rientra la tipologia di alimentazione delle autovetture private. Se in ambito urbano la maggioranza relativa dei PaxKm/anno è determinata dagli spostamenti con mezzi a benzina, in generale sono le autovetture diesel a coprire le maggiori distanze. Inoltre l’analisi evidenzia la crescita tra il 2021 ed il 2022 dell’ibrido e il peso ancora inferiore all’1% dell’elettrico puro.


References
Eurostat, 2020. Eurostat Statistics Explained – Passenger mobility statistics. Eurostat. May 2020

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