Archivio delle categorie Audimob

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Il sistema di modelli di trasporto multimodale della mobilità passeggeri di Isfort

Pubblicato sull’ultimo numero di Ferpress un ampio articolo sul sistema di modelli di trasporto multimodale della mobilità passeggeri sviluppato dall’Ufficio Ingegneria e Statistiche di Isfort.

Isfort ha avviato negli ultimi anni una rilevante progettualità di analisi e modellazione dei dati sugli spostamenti degli Italiani, in collaborazione con FS Research Centre del Gruppo FSI, utilizzando la preziosa serie storica dell’Osservatorio della mobilità AUDIMOB – esclusivo di Isfort – integrandola con altre banche dati istituzionali e con i Big Data sia telefonici che Floating Car Data (FCD). C’è un anno che, in qualche maniera, segna l’inizio del processo con cui la consolidata attività di ricerca di Isfort (legata principalmente ai suoi Osservatori statistici relativi alla mobilità delle Persone e delle Merci/Logistica) viene riorganizzata con il coinvolgimento di nuove professionalità, ed è l’anno 2018: viene quindi rafforzato il Team multidisciplinare, con competenze che spaziano dalle scienze sociali, all’economia, alla statistica e soprattutto all’ingegneria dei trasporti. E’ stata proprio quest’ultima componente a consentire ad Isfort di sviluppare dei modelli matematici per la stima della domanda passeggeri dell’intero territorio nazionale: la sfida intrapresa da Isfort è stata supportata dalla possibilità di accedere ad una ricca serie storica rappresentata dalla survey nazionale AUDIMOB, dall’integrazione di importanti banche dati open statistiche e contestualmente dalla possibilità di accedere alle nuove informazioni derivanti dal trattamento ed analisi dei Big Data.

Il lavoro di ricerca si è concentrato sulla specificazione, implementazione e validazione di strumenti di analisi per la valutazione degli impatti generati dall’interazione delle scelte di mobilità passeggeri sulle reti di trasporto alle diverse scale geografiche, con un approccio differenziato della mobilità di lungo raggio rispetto alla mobilità quotidiana, con l’obiettivo di definire degli strumenti di supporto alle decisioni di tipo previsivo in grado di stimare gli scenari futuri della stessa mobilità.
Un obiettivo, quello del progetto di ricerca Isfort, più che mai attuale, in quanto intercetta il fabbisogno degli organismi politici ed operatori dei servizi di mobilità, impegnati a promuovere una politica di decarbonizzazione dei trasporti per uno sviluppo sostenibile della nostra società. Si rileva, oggi più che in passato, con i trend in atto – anche a causa della pandemia che ha rappresentato un vero punto di rottura – la necessità di strumenti di analisi non solo per rappresentare il fenomeno della mobilità tempo/spazio e della modalità di trasporto utilizzata, ma anche per monitorare l’efficacia delle azioni e delle politiche adottate dai territori, e soprattutto per supportare le scelte del processo decisionale di pianificazione e programmazione negli scenari futuri.

Il sistema di modelli di trasporto multimodale della mobilità passeggeri sviluppato negli ultimi anni da Isfort rappresenta quindi un nuovo contributo informativo e di analisi che l’Istituto può offrire ai Player del trasporto, agli Enti Nazionali e Locali ed alla Comunità Scientifica, rappresentando un potente Sistema di Supporto alle Decisioni per la valutazione degli impatti a scala nazionale, regionale e locale nei diversi scenari infrastrutturali e socio-economici, a supporto delle decisioni strategiche. Grazie alla componente integrata del modello della Domanda di corto raggio, si presta anche alla pianificazione regionale (Piani Regionali dei Trasporti) ed urbana (PUMS). Inoltre, dei moduli complementari sono già predisposti per l’aggiornamento delle variabili economiche, in relazione a specifiche ipotesi introdotte dagli scenari tendenziali o di progetto. Più in generale, possiamo dire che può rispondere alle istanze di riformulazione delle politiche di governance della mobilità e dei sistemi di trasporto, nel contesto delle nuove sfide a livello nazionale e globale, dei cambiamenti climatici e delle misure di rilancio europee sostenute dal PNRR.

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Un modello multimodale per la simulazione della mobilità di media e lunga percorrenza delle persone in Italia

Per superare i limiti dei modelli di mobilità stazionari evidenziati dalle recenti crisi pandemiche e geopolitiche, Ferrovie dello Stato (FS) ed Isfort hanno sviluppato un Modello Multimodale, per simulare la mobilità passeggeri di media e lunga percorrenza (MLP), ad aliquote parziali, disaggregato per categoria di utente e integrato da moduli per l’aggiornamento delle variabili esogene degli scenari previsivi a supporto della valutazione degli impatti economici, sociali e ambientali della mobilità.
Il Modello di Media e Lunga Percorrenza è stato sviluppato a valle del Modello di Generazione degli spostamenti passeggeri quotidiani nazionale, calibrato con l’ausilio della serie storica dell’indagine Audimob di Isfort, che è alla base della specificazione di 20 modelli di domanda passeggeri intraregionali a scala intercomunale. Le due componenti di domanda (MLP e intraregionale quotidiana) restituiscono una prima fotografia unitaria del fenomeno della mobilità passeggeri interna nazionale in linea con lo stato dell’arte dei modelli di mobilità europei. L’utilizzo per la specificazione dei modelli di dati omogenei territorialmente il cui rilascio è programmato periodicamente faciliterà l’attività di manutenzione e l’aggiornamento dei modelli implementati, mentre l’aver adottata come unità minima territoriale di analisi i dati comunali offre al modello ampia flessibilità nella rimodulazione del modello rispetto alla necessità di focus e approfondimenti territoriali.
L’articolo presenta la struttura metodologica dei modelli messi a punto, i risultati di una applicazione di riferimento volta a simulare le scelte di viaggio nella fase di avvio di uno scenario “New Normal” successivo alle crisi menzionate, oltre che le conclusioni e le prospettive di ulteriore sviluppo e di ricerca derivanti dal lavoro svolto.

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19° Rapporto sulla mobilità degli italiani

Lunedì 12 dicembre presso il Parlamentino del CNEL (Viale David Lubin 2, Roma) è stato presentato il 19° Rapporto sulla mobilità degli italiani di Isfort.

Di seguito è possibile consultare il Rapporto, il documento di sintesi e le presentazioni esposte durante il convegno, nei prossimi giorni sarà disponibile il Rapporto finale.

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IBE – INTERMOBILITY AND BUS EXPO

Dal 12 al 14 ottobre alla Fiera di Rimini si terrà la decima edizione di IBE Intermobility and Bus Expo, l’appuntamento biennale di IEG Italian Exhibition Group. IBE è la manifestazione dedicata al presente e al futuro dell’intermobilità, luogo di incontro privilegiato fra domanda e offerta di mobilità collettiva e condivisa, istituzioni e stakeholder, dal respiro internazionale.

Isfort, con Carlo Carminucci (Direttore della Ricerca e Responsabile Osservatorio “Audimob”), sarà presente in due eventi:

  • il 12 ottobre al “1° Forum nazionale della nuova mobilità sostenibile collettiva: quali riforme e quali investimenti”, l’evento di apertura della manifestazione dove verrà presentato il Discussion paper “Trasporto pubblico e mobilità locale sostenibile: per una nuova normalità innovativa e resiliente” (clicca qui per il programma dell’evento);
  • il 13 ottobre al Workshop “Il ruolo strategico dei dati per lo sviluppo e la modernizzazione del trasporto pubblico e della mobilità locale sostenibile”, organizzato insieme all’associazione federMobilità (clicca qui per il programma dell’evento).

Per maggiori informazioni visita il sito internet di IBE

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Online il Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – anni 2020-2021

È disponibile, per la consultazione ed il download, il “Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – Anni 2020-2021”, con prefazione del Ministro, Enrico Giovannini.

Il Compendio, giunto quest’anno alla cinquantesima edizione, composto da una sezione introduttiva, da quattordici capitoli e da un’ampia appendice, offre i risultati delle principali e più recenti rilevazioni ed elaborazioni statistiche ufficiali di settore.

Tra i diversi capitoli è presente la consueta sintesi dei principali risultati delle più recenti indagini annuali sulla domanda di mobilità curate dall’Isfort attraverso l’Osservatorio “Audimob”.

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Presentazione del rapporto “MobilitAria 2022”

Giovedì 5 maggio, Kyoto Club e Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA), in collaborazione con Isfort, Ferrovie dello Stato e con la Campagna europea Clean Cities, presentano il Rapporto “MobilitAria 2022”.

Delineare un quadro complessivo sull’andamento della qualità dell’aria e delle politiche di mobilità urbana nelle principali città italiane nel periodo 2021-2022. È quello che fa “MobilitAria 2022. Mobilità urbana emissioni di gas serra e qualità dell’aria nelle 14 città metropolitane“, il rapporto annuale, giunto alla sua quinta edizione, realizzato dal gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club e dagli esperti di CNR-IIA (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto sull’Inquinamento Atmosferico).

L’edizione 2022 fa il punto sui provvedimenti di mobilità ai tempi della pandemia nelle 14 grandi città ed aree metropolitane nel 2021, sulle mosse dell’Unione europea e analizza i provvedimenti contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano per delineare le prospettive del settore, sottolineare i punti critici e le carenze e riflettere a che punto sia la decarbonizzazione e la transizione ecologica della mobilità nelle città italiane.

L’evento è organizzato in collaborazione con ISFORT, Ferrovie dello Stato e con la Campagna europea Clean Cities.

Il convegno di presentazione dello studio si terrà giovedì 5 maggio a partire dalle ore 10 a Roma presso la sede di Ferrovie dello Stato (Piazza della Croce Rossa, 1).

Per la partecipazione in diretta streaming è necessario iscriversi cliccando qui

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18° Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani

Online il 18° Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani di Isfort, realizzato con il supporto del CNEL e con il contributo scientifico di Agens e Asstra.

Rivedi la presentazione del 18° Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani

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17° Rapporto Audimob: rassegna stampa

Principale rassegna stampa sulla presentazione del 17° Rapporto sulla mobilità degli italiani “Audimob”, realizzato da Isfort in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed il CNEL e con il contributo scientifico di Agens.

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Intervista al Direttore di Isfort Carlo Carminucci alla conferenza #lesscars

Nell’intervista Carlo Carminucci racconta l’ultimo studio sull’andamento dei comportamenti di mobilità giornalieri dei cittadini nella prima fase di applicazione delle restrizioni per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
L’intervento si inserisce all’interno della IV Conferenza nazionale sharing mobility dal titolo LessCARS.

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Il tasso di mobilità degli italiani al tempo del Covid-19

Le stime per i primi 15 giorni di lockdown

L’Osservatorio “Audimob” di Isfort effettua rilevazioni campionarie continuative sulla mobilità degli italiani, attraverso interviste telefoniche e via computer. E’ possibile quindi osservare l’andamento dei comportamenti di mobilità nella prima fase di applicazione delle restrizioni per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19. A tal fine sono stati elaborati i dati relativi al periodo 12-26 marzo, ovvero i primi 15 giorni con le regole più restrittive di mobilità (“post-DPCM11/3”), e sono stati messi a confronto con gli andamenti della prima parte del 2019, in particolare da inizio febbraio fino all’11 marzo.

Gli indicatori considerati nell’analisi sono tre:

  1. il “tasso di mobilità in senso stretto”, ovvero la percentuale di intervistati che nel corso della giornata hanno effettuato almeno uno spostamento di qualsiasi tipo, ad eccezione degli spostamenti a piedi inferiori ai 5 minuti
  2. il “tasso di mobilità di prossimità”, ovvero la percentuale di intervistati che nel corso della giornata hanno effettuato solo spostamenti molto brevi (inferiori a 5 minuti) e solo a piedi, ad esclusione delle uscite al solo scopo di passeggiare o fare attività motoria
  3. infine il “tasso di mobilità allargato” che è la somma delle due precedenti percentuali.

La Tabella che segue riassume i risultati principali dell’analisi effettuata.

Nei primi 15 giorni post-DPCM11/3 si è registrato un calo consistente del tasso di mobilità in senso stretto, che nella media nazionale si è quasi dimezzato scendendo dall’80% al 43%; in sostanza, il 37% in meno della popolazione ha effettuato in giornata spostamenti con mezzi motorizzati, in bicicletta o a piedi (in quest’ultimo caso solo se superiori ai 5 minuti). Letto da altra angolatura: nonostante il regime di restrizioni, ancora il 40% abbondante dei cittadini è in media uscito di casa in giornata per fare almeno uno spostamento di non brevissima durata. Il calo del tasso di mobilità è stato particolarmente accentuato nelle regioni del Centro Italia (-51%), decisamente inferiore alla media nelle regioni del Sud e nelle Isole (-30%) e relativamente contenuto anche nelle regioni del Nord, soprattutto quelle nordorientali (-32%). Rispetto all’età, il crollo del tasso di mobilità è stato evidente tra gli over 65, dove si è praticamente abbattuto dei tre quarti: nel corso di queste prime giornate di vigenza delle restrizioni alla mobilità meno del 15% dei cittadini di età 65-80 anni ha fatto almeno uno spostamento con mezzi motorizzati o a piedi superiori ai 5 minuti. La riduzione del tasso di mobilità è stato inoltre molto forte, più che dimezzato, tra giovani e giovanissimi, dove è evidente l’impatto della chiusura delle scuole.

Il tasso di mobilità di prossimità, ovvero la quota di coloro che sono usciti di casa solo per tragitti a piedi molto brevi, cresce invece dal 10% al 18%, con variazioni più alte nel Nord-Ovest (+11%). E’ chiaro che una parte della popolazione ha sostituito spostamenti più “strutturati” (con mezzi motorizzati e superiori a 5 minuti) con tragitti molto brevi a piedi; sono quelli che non sono andati a lavorare o a scuola, ma hanno comunque effettuato piccoli spostamenti per necessità. Non a caso la mobilità di prossimità è cresciuta di più nelle fasce attive della popolazione (fino a 64 anni) che hanno dovuto ridurre di più gli spostamenti ordinari per motivazioni di lavoro (o di studio).

Infine, il tasso di mobilità allargato, ovvero la somma complessiva di quanti sono usciti di casa in giornata anche solo per brevissimi spostamenti, è diminuito in media di circa il 30%, passando dal 90% di inizio anno al 61% dei primi 15 giorni post-DPCM11/3. Anche qui è da sottolineare che in ogni caso 6 italiani su 10 hanno effettuato in giornata spostamenti, in parte solo di brevissima durata, nel periodo iniziale di applicazione delle regole restrittive di mobilità. E in questa stima non sono inclusi quanti sono usciti di casa al solo scopo di passeggiare o fare attività motoria. Il calo del tasso di mobilità allargato è stato nettissimo nelle regioni del Centro (-42%), molto meno nel resto del Paese (-25% sia al Nord che al Sud e Isole). Guardando alle fasce di età, il tasso di mobilità allargato è diminuito soprattutto tra gli over 65 (più che dimezzato, passando dal 72% al 30%), mentre nelle classi centrali di età (30-65 anni) il decremento è stato più contenuto.

In sintesi, i dati del monitoraggio Audimob mostrano una riduzione significativa del tasso di mobilità dei cittadini nelle due settimane successive al DPCM11/3, ma confermano che una quota non marginale di popolazione ha comunque effettuato spostamenti in giornata, in alcuni casi (minoritari) solo di brevissima durata, in altri (maggioritari) di più lunga durata. Inoltre, l’applicazione delle regole di restrizione della mobilità sembra aver più diffusamente modificato i comportamenti abituali dei cittadini nelle regioni del Centro e tra le fasce di età anziane.

Nota metodologica
I dati presentati derivano da un’indagine su campioni rappresentativi della popolazione italiana in età compresa tra 14 e 80 anni. Sono state effettuate complessivamente 2.175 interviste nel periodo 1 febbraio – 11 marzo (pre-DPCM11/3) e 1.086 interviste nel periodo 12 marzo – 26 marzo (post-DPCM11/3). Le interviste sono state effettuate per il 70% telefonicamente con sistema CATI (Computer Assisted Telephone Interview) e per il 30% via computer con sistema CAWI (Computer Assisted Web Interviewing).