Audimob

Il progetto dell’Osservatorio “Audimob – Stili e comportamenti di mobilità degli italiani” nasce nel 1999 su impulso della Fondazione Nazionale delle Comunicazione ponendosi come obiettivo fondamentale quello di colmare il vuoto di conoscenze sulla domanda di mobilità nel Paese.

Le rilevazioni, effettuate con cadenza annuale, permettono di implementare un’importante banca dati dotata di significatività delle serie storiche e di produrre strumenti di analisi originali.

Tale patrimonio consente di fornire servizi e attività di ricerca fortemente specializzati nei settori dell’analisi quantitativa, della pianificazione strategica e della valutazione economica dei sistemi e delle politiche di trasporto.

Attività

Audimob è un prodotto che si presta ad utili applicazioni sia nelle dimensioni nazionali/regionali che in quelle locali. Esso infatti restituisce un quadro particolareggiato degli spostamenti degli individui (lunghezza e tempo di percorrenza, origine e destinazione, motivazione, sistematicità, mezzo di trasporto utilizzato, ecc.) e dei fattori critici che incrementano o deprimono l’uso dei diversi modi di trasporto.

Il patrimonio informativo che ne deriva, insieme alla possibilità di attivare – con la medesima rilevazione – survey modulari su specifiche esigenze locali (conoscenza/percezione/valutazione di misure volte al miglioramento della mobilità urbana), fanno dell’Audimob uno strumento prezioso di supporto al policy maker della mobilità locale, soprattutto per chi vuole correttamente porsi il problema di come leggere e soddisfare bisogni ed esigenze degli utenti.

Grazie all’Osservatorio Isfort è riconosciuto come soggetto privato in grado di svolgere funzioni di pubblico interesse e, in considerazione del contributo che può fornire allo sviluppo della statistica ufficiale, l’ufficio di statistica dell’Istituto è inserito nell’ambito del SISTAN.

Analisi descrittive

Un primo storico filone di ricerca sviluppato all’interno dell’Osservatorio riguarda lo studio dei «fondamentali» della mobilità, ovvero degli indicatori di base in grado di specificare le dimensioni fondamentali del fenomeno (la quota di popolazione mobile, il numero di spostamenti giornalieri effettuati, il tempo impiegato per muoversi e le distanze coperte), della «qualità» e delle «propensioni» della mobilità, vale a dire il livello di soddisfazione percepito dagli utenti dei diversi mezzi di trasporto, e la propensione dichiarata di voler o meno modificare le proprie abitudini in termini di mezzo di trasporto utilizzato, delle differenze territoriali degli «stili» di mobilità, cioè i comportamenti soggettivi opzionali e le scelte che determinano e circostanziano i “consumi” di mobilità nel Paese, esaminati attraverso alcuni indicatori selezionati (le motivazioni della mobilità, le scelte modali, il raggio della mobilità, il diagramma orario e la frequenza degli spostamenti), nonché delle caratteristiche specifiche degli spostamenti (distanze, tempi e velocità degli spostamenti, mezzi utilizzati secondo le motivazioni, raggio di mobilità, frequenza e orari)

Modello di generazione e distribuzione Audimob

Isfort ha implementato un modello di generazione e distribuzione finalizzato all’aggiornamento con l’integrazione della componente non sistematica, allo scenario attuale, delle Matrici intercomunali del Pendolarismo Istat del 2011.

Il percorso metodologico è stato sviluppato da Isfort valorizzando la serie storica dell’indagine di mobilità Audimob e gli open data del Pendolarismo Istat con la collaborazione delle Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.

Rapporti sulla mobilità

I Rapporti sulla mobilità, scaricabili nella sezione del sito dedicata ai progetti realizzati, presentano l’analisi di alcuni indicatori fondamentali della mobilità osservati nel loro andamento temporale. L’obiettivo è di attivare un laboratorio di monitoraggio costante delle tendenze della mobilità degli individui in Italia che accompagni la ricerca analitica e la riflessione di approfondimento, e renda possibile la ricostruzione di quadri strutturali e tendenziali, nonché l’elaborazione di ipotesi sugli scenari previsivi.

Principali progetti realizzati

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